giovedì 30 dicembre 2010

Amigurumi e Amineko ^_^

Da tantissimo tempo desideravo cimentarmi nella creazione di un amigurumi 編みぐるみ.
Gli amigurumi sono degli adorabili pupazzetti creati a mano con la maglia o l'uncinetto, ed il termine deriva dal giapponese ami che vuol dire lavorare all'uncinetto (o a maglia) e da nuigurumi che significa appunto pupazzo. Gli amigurumi possono ritrarre qualsiasi oggetto o personaggio o animale, l'unica prerogativa che accomuna tutti questi soggetti è il fatto che il risultato debba essere kawaii, ovvero carino, grazioso, coccoloso ^_^

Non toccavo un uncinetto da oltre 15 anni, e anche allora la mia esperienza fu fugace e insoddisfacente, perciò ho dovuto ricominciare tutto daccapo.
L'uncinetto che avevo a disposizione, tra l'altro non era molto adatto poichè troppo grosso, ma la voglia di provare era così tanta che ho deciso di soprassedere, e dopo essermi procurata  qualche gomitolo di lana, ho dato inizio al mio progetto: un Amineko!



Amineko è l'amigurumi più famoso del web, il suo pattern è gratuito ma coperto da copyright perciò non posso pubblicarlo su questo blog nè tradurlo, ma potete trovarlo in inglese in questa pagina web.

Dopo le prime notevoli difficoltà e grazie ad alcuni tutorial su youtube ho iniziato ad ingranare, e pian pianino, a tempo perso, ho iniziato a comporre tutti i pezzetti che poi avrei dovuto assemblare, facendo anche una curiosa scoperta: uno dei miei gatti (Willy) ha terrore dei gomitoli di lana (=_=)'.
Ieri finalmente ho terminato tutte le parti dell'Amineko, ho quindi inserito delle biglie di vetro per appesantire il busto e le zampette e poi ho inserito l'imbottitura.



Ho terminato assemblando tutti i pezzi e cucendo il naso e gli occhietti ^_^


Il risultato è stato molto soddisfacente, considerando appunto che l'uncinetto non era quello adatto, e che quindi la maglia non è venuta compatta come avrebbe dovuto. Ma il mio Amineko è comunque un amore! In casa ci siamo già affezionati e lo teniamo sul divano insieme a noi alla sera quando guardiamo la tv. Willy non era molto contento di questo, perchè sentiva che Amineko aveva lo stesso odore di quel terribile gomitolo, ma pian piano poi hanno fatto amicizia ^_^
Gennaro Mostro Bianco invece non si è fatto pregare, ed è subito venuto a chiacchierare con Amineko ^_^ Gattone curioso!

E dopo un poco si son dati anche i bacini ^____^

mercoledì 29 dicembre 2010

Tanti auguri e piccolo aggiornamento!

Innanzitutto desidero farvi i miei aguri per queste festività natalizie :D


Volevo anche pubblicare un piccolo aggiornamento di creazioni fatte qualche tempo fa ma che ho potuto pubblicare solo adesso perchè erano dei regalini da inserire in uno swap con la mia amica Bery, perciò finchè non li ha ricevuti dovevo tenere nascoste le foto :)


La prima idea che mi è venuta, visto il suo amore per Monokuro Boo è stata una pochette con il suo amato maialino nero :D Trattandosi di una ragazza ecologista ho pensato bene di usare materiali riciclati! Il Monokuro è fatto con appliquè di feltro, la scritta con triplo filo moulinè, non conosco però il nome del punto che ho utilizzato, penso sia punto scritto, ma non ne sono certa!


L'altra idea è nata dal fatto che Bery adora le agendine, ma ama anche tenere tutto in ordine nella borsa, e allora cosa c'è di meglio di una nuova agendina 2011 con relativa custodia imbottita?


Il pattern l'ho creato io stessa, su misura per l'agendina, e vado particolarmente orgogliosa dell'idea del rivestimento del bottone automatico!


Ed ecco il risultato finale:


A dire il vero ho effettuato anche altre due creazioni, una mini pochettina portaoggetti per tenere in ordine la borsa e un porta Nintendo DS che però non ho avuto il tempo di fotografare perciò non potrò mostrarveli!

Ancora tanti tanti auguri ^_^)

mercoledì 22 dicembre 2010

My first time with country painting

Delle volte è la creatività che ci insegue e ci agguanta!
Così è stato qualche sabato fa, quando per caso mi son trovata a rovistare in un negozio 1-2-3-Euro per fare un pò di orario, e che ti vedo? Nell'angolo creativo, ho notato dei kit di country painting!

Il kit consisteva in un piccolo fascicolo con le istruzioni, un foglio con il disegno da ricalcare e le sagome in legno da dipingere.

Nonostante non nutrissi molta fiducia nelle mie scarsissime doti pittoriche, il prezzo era così stuzzicante (solo 3 euro) che ho comunque deciso di acquistare uno dei due disegni disponibili.

Qualche giorno dopo, visto che ero rimasta a corto di colori acrilici, son stata per caso in un fantastico 99 cent dove avevano un intero espositore di colori acrilici, così ho fatto scorta di tutti i colori che mi sarebbero serviti per il country painting.
Una domenica sera, in totale relax e senza troppe aspettative ho recuperato dei vecchi pennelli un pò sciupati, un set di pennellini per nail art che avevo comprato dai cinesi per mettere lo smalto e non avevo mai usato e ho iniziato il progetto!

Stranamente pian pianino il disegno ha preso forma e in due ore e mezzo circa ho terminato!
Non so voi che ne pensate, ma io ho provato grande soddisfazione nel vedere il risultato!

 
Non credevo ne sarei stata capace, come ho già detto la pittura figurativa non è di certo una mia prerogativa, eppure grazie alle linee guida del progetto e alla concentrazione son riuscita ad ottenere un risultato che reputo più che soddisfacente!


Come avrete notato inoltre è stato un progettino all'insegna del risparmio, non ho utilizzato nè colori specifici, nè materiali costosi, sono del parere che si può essere creativi anche con poco :)



L'unica pecca del lavoro, se proprio devo trovare un difetto, è il fatto che non credendo molto nel risultato, non mi sono applicata troppo a carteggiare a dovere il legno ed in uno o due punti è rimasto un pò "pelosetto", ma la prossima volta farò meglio!


Lo so non è un lavoro a tema, essendo in periodo Natalizio, ma è decisamente carino :)


martedì 14 dicembre 2010

Giappone - Kake Udon

Eccomi di nuovo con una nuova ricetta giapponese.
La cucina Giapponese, nella sua semplicità curata però nel minimo dettaglio, esercita su di me un fascino irresistibile. Così l'altra sera, mentre fuori faceva un freddo intenso, ho pensato bene di preparare una bella scodella di Kake Udon.


Gli Udon (うどん) sono degli spaghettoni molto grossi, realizzati con la farina di grano ricca di glutine simile alla varietà che noi usiamo per fare il pane. In realtà non si conosce bene la provenienza di questi grossi spaghetti, ma la loro popolarità è stata registrata per la prima volta nel periodo Edo (1603-1868) in cui se ne faceva largo consumo. Prime tracce scritte degli Udon risultano dal libro di ricette Ryori monogatari (料理物語, storie di cucina) del 1643, periodo in cui questi erano molto diffusi nelle prefetture di Kyoto e Osaka.

La preparazione per i Kake Udon, ovvero udon caldi in brodo è molto semplice, ma come tutte le semplici ricette tradizionali e casalinghe della cucina Giapponese, è ricca di gusto e fascino.

Vediamo l'occorrente per questa semplice ricetta:

1 confezione di Udon
1 tazza di acqua
1 cucchiaino di dashi granulare
2 cucchiai di salsa di soia
1 cucchiaio di mirin
1 cucchiaino di zucchero
1 pezzo di cipollotto fresco a fettine
1 fetta di kamaboko (facoltativa)
4 fette di carota per guarnire
- in questo caso io ho aggiunto anche dei funghi shiitake secchi fatti ammollare in acqua tiepida.

Per prima cosa occorre preparare il brodo, quindi bisogna far bollire l'acqua e far sciogliere il dashi. A questo punto aggiungiamo la salsa di soia, il mirin e lo zucchero e facciamo sobbollire a fuoco basso per 10 minuti.
A questo punto il brodo è pronto quindi tuffiamo gli Udon che in realtà non hanno bisogno di essere cotti, quindi li lasciamo riscaldare per circa 3/4 minuti e il piatto è pronto.
Versiamo nella ciotola e guarniamo con i cipollotti a fettine, le carote intagliate e le eventuali altre verdure che avrete deciso di aggiungere. 


Itadakimasu!

domenica 28 novembre 2010

Tilda's Friends

Qualche tempo fa, girellando sul web alla ricerca di libri sul cucito e sul crafting in generale, mi son imbattuta in un sito inglese che prometteva la spedizione gratuita e forti sconti.
Come potevo non lasciarmi convincere?
Ed infatti, dopo aver spulciato per bene tutti i libri interessanti sulla sezione del Fai Da Te ho scelto tre libri.
Il primo ad avermi conquistato è "Crafting Tilda's Friends" di Tone Finnanger per i favolosi micioni in copertina, come potevo farne a meno? Il prezzo era scontatissimo e irresistibile!
In tutto ho ordinato 3 libri, di cui 2 sul Tilda e uno favoloso di cui vi parlerò più avanti su come fare i peluches dalle calze!

Non mi ero mai cimentata con il Tilda, era uno stile pressocchè a me sconosciuto, come anche il termine che non conoscevo. mi limitavo a chiamare tutto Country in generale, e grazie ad una amica che me ne ha parlato su Facebook, ho iniziato ad interessarmene scoprendo che in realtà lo stile Tilda è stato inventato e diffuso proprio da Tone Finnanger, donna norvegese, nel 1999. I suoi personaggi, animali o bambole, sono caratterizzati da due puntini per occhi, le guanciotte rosse e dall'aspetto buffo.

Quando i libri sono arrivati, sono stata completamente conquistata dagli animaletti e dai personaggi Tilda, senza parlare di tutte le fantastiche varianti e i progetti!
E così, quasi per caso, con del tessuto che non era nemmeno troppo adatto allo scopo, ho deciso di provare a mettere in pratica proprio lui, il micio della copertina :)

Ho pensato di fare un piccolo tutorial per mostrarvi tutti i passaggi che ho eseguito per creare il micio dal pattern contenuto nel libro, il procedimento da seguire è valido per tutti i progetti Tilda :)
Buon divertimento! Vi ricordo che potete ingrandire le foto cliccandoci sopra :)

Bene partiamo col Tutorial!


1- come prima cosa occorre fotocopiare il pattern contenuto nel libro, generalmente in ciascuna pagina ci sono più di un progetto o anche a volte diverse parti dello stesso progetto ma sovrapposte tra loro, perciò ho dapprima ricalcato sulla fotocopia le linee che mi interessavano con un pennarello nero;
2- Sucessivamente appoggiandomi al vetro di una finestra, ho ricalcato i singoli pezzi su normale carta a quadretti, scrivendo anche quanti pezzi di ciascuno avrei poi dovuto ritagliare sulla stoffa;
3- Ho ritagliato tutte le sagome;
4- ho ricontrollato tutto il materiale e ho messo via tutta la carta che non mi serviva per evitare di far confusione.


5- sucessivamente ho preso la stoffa che avevo scelto di usare e ci ho incollato una fusible rinfornzante
6- con l'aiuto delle sagome che ho ritagliato prima, ho disegnato sul retro della stoffa tutti i pezzi da ritagliare, stando attenta a lasciare un ampio margine per le cuciture, essendo il primo progetto io ho anche esagerato, ma meglio abbondare che vedersi mancare tessuto! Comunque 5 mm di margine vanno più che bene!
7- dopo aver tracciato tutte le sagome, ho ritagliato tutti i pezzi;
8- anche questa volta li ho messi tutti in ordine e ho messo via tutti i pezzetti e i ritagli che non mi servivano più.


9- I personaggi Tilda sono pressocchè tutti caratterizzati da un musetto sporgente, e per avere questo effetto molto bombato il viso è composto da due parti cucite assieme in senso longitudinale o trasversale, perciò la prima cosa da fare è assemblare le due parti del viso tra loro, ricordiamoci di cucire il tessuto dritto contro dritto.


10- per agevolare la forma armoniosa, rpima di rivoltare il faccione occorre effettuare dei piccoli tagli asportando piccoli rettangoli di bordo, fate attenzione però a non tagliare la cucitura, o dovrete ricominciare tutto daccapo!


11- ecco qui come appare il faccione assemblato e rivoltato




12- ora occorre fissare, sempre dritto contro dritto, il faccione con il corpo in modo da effettuare una sola lunga cucitura lungo la linea che sarà il collo dell'animaletto. In questo caso mi sono aiutata con gli spilli per tenere ferme le parti.


13- Cucire il corpo dritto contro dritto lasciando un'apertura di circa 8 cm per rivoltare. Fare lo stesso con le zampe e la coda ma in questo caso cuciamo tutto il perimetro visto che avremo avuto cura di fare delle aperture lungo uno dei due lati della stoffa di ciascun elemento, come indicato nel pattern. Infatti questi tutti i soggetti che richiedono parti da assemblare sucessivamente, prevedono che queste siano imbottite tramite un'apertura sul tessuto, che poi andrà chiusa con una cucitura e verrà attaccata al corpo principale, renstando quindi nascosta alla vista.



14- ora occorre disporre la parte del corpo davanti con quella di dietro, sempre dritto con dritto e cucire lungo la sagoma lasciando un'apertura di circa 8 cm per rivoltare ed imbottire. Fare lo stesso con le braccia e la coda che però generalmente vanno cuciti lungo tutto il perimetro poichè hanno un'apertura su uno dei due lati, in questo caso era così, voi seguite il vostro pattern per non sbagliare.

  
15- (scusate ma il blog si ostina a rivoltare la foto nonostante io la carichi per il verso giusto O_O) a questo punto rivoltiamo tutti i pezzi, aiutiamoci con un bastoncino per rivoltare per bene le parti più strette come le orecchiette o le zampe.


16- una volta rivoltati tutti i pezzi occorre stirarli molto molto bene.


17- ora occorre inserire l'imbottitura avendo cura di spingere molto bene nelle parti più piccole e strette, a questo scopo possiamo usare il bastoncino di prima. Occorre prestare particolare attenzione all'imbottitura del viso, per dargli un'aria molto pacioccona, e avere cura di imbottire con la medesima quantità tutto il corpo in modo che non si formino bozzi ma che invece la superficie resti regolare e liscia.


18- (ecco un'altra foto su cui si è accanito il blog é_e) una volta imbottito il corpo, cucire col punto invisibile l'apertura che avevamo lasciato aperta per inserire l'imbottitura.


19- imbottire anche le braccia e la coda e chiudere le aperture sempre col punto invisibile, ma non preoccupatevi troppo se i punti si vedranno comunque e il risultato non sarà preciso, questa parte qui andrà poi attaccata al corpo perciò non sarà visibile.


20- attaccate le braccia e la coda in modo che le cuciture siano nascoste, rifinite con dei bottoncini.


21- con del filo da ricamo colorato (usate almeno 2 fili, meglio 3) cucite il nasino avendo cura di nascondere i nodi all'interno.


22- procuratevi del colore acrilico nero e uno spillo;
23- dopo aver intinto la capocchia dello spillo nell'acrilico stampate gli occhietti del micio;
24- asciugate lo spillo, intingetelo solo leggermente in modo da ottenere dei puntini più piccoli (oppure uste uno spillo con la capocchia più piccola) e dipingete 3 puntini in ciascun lato del naso per simulare i baffetti;
25- prendete del blush o un ombretto fuxia e con un pennello morbido date un bel colorito sano al vostro animaletto

Et voilà! il prodetto è finito! non è un amore???




lunedì 22 novembre 2010

Creatività del sol levante

Non solo di ago, filo, colori e pennelli è fatta la creatività!
Creativa può essere anche l'effimera arte culinaria, e quale cucina può essere più creativa di quella Giapponese?

La bellezza dei piatti, la particolarità degli ingredienti e il loro trattamento non possono che affascinare lo sguardo nonchè appagare il palato e l'appetito!

Il primo piatto a stuzzicare il vostro sguardo saranno i Gyōza.

I Gyoza sono dei tipici fagottini di pasta (simili ai nostri ravioli) ripieni tradizionalmente di carne e germogli di aglio. I Gyōza giapponesi(ギョーザ, ギョウザ) derivano dai jiaozi cinesi, molto forti per il nostro palato occidentale grazie alle dosi massicce di aglio che i Gyōza giapponesi hanno in quantità minore.

La mia versione dei Gyōza è il frutto di una serie di tentativi, anche se ammetto che ho fatto anche alcune varianti fusion quando il frigo non conteneva esattamente ciò che prevede la ricetta originale.
Ecco la mia versione dei Gyōza giapponesi:

200 grammi di cane di maiale macinata
10 foglie di cavolo cinese fresco
1 spicchio di aglio grattuggiato
2 cipollotti verdi (se trovate i germogli di aglio è meglio, io li ho piantati)
1 carota tagliata a julienne
1 cucchiaio di zenzero fresco grattuggiato
1 cucchiaino di olio di soia
1 cucchio di salsa di soia
1 cucchiaino di zucchero
1 pizzico di sale

Il ripieno va preparato diverse ore prima e messo a marinare in frigo coperto con della pellicola trasparente. Per comodità è meglio saltare in padella il cavolo cinese prima di metterlo col resto del ripieno, questo per fargli perdere un pò dell'acqua di vegetazione.

Gli ingredienti per la pasta:
300 gr di farina 00
150 gr di acqua
8 gr di sale

Per preparare la pasta basta semplicemente impastare gli ingredienti molto bene, se avete una impastatrice potrete risparmire un pò di fatica, personalmente adoro impastre perciò lo faccio a mano (e sporco anche meno stoviglie ;)).
Anche la pasta ha bisogno di riposare, quindi va involta nella pellicola trasparente e lasciata a temperatura ambiente circa mezz'ora.

Quando tutto sarà pronto, se disponete di uno stampino per ravioli di dimensioni piccole, potrete usarlo e risparmiare tempo e pazienza, potete acquistarne un set da Dmail a € 5,99.
Occorre stendere la pasta bella sottile, taliare dei cerchi con il retro dello stampino per ravioli o con la bocca di un bicchiere abbastanza largo, stendere la pasta sullo stampino, adagiare un cucchiaino abbondante di ripieno al centro e chiudere lo stampo in modo che i lati del Gyōza si saldino. Le dosi del mio impasto fanno si che sia bello morbido e che i bordi si saldino in automatico ma se avete usato troppa farina per stendere la pasta può rendersi necessario inumidire i bordi della pasta perchè questi si saldino.
Una volta terminato di riempire i ravioli occorre scaldare molto bene una padella unta con dell'olio di semi. Quando la padella sarà ben calda adagiate i ravioli e fateli rosolare bene, quando iniziano a dorare sul fondo, versare 350/400 ml di acqua calda e coprire. Questo farà si che si sviluppi tantissimo vapore all'interno della padella, e che l'acqua inizi subito a bollire e produrre altro vapore. Quando l'acqua sarà completamente consumata i ravioli saranno cotti. Lasciateli risolare molto bene, il fondo deve diventare croccante e dorato.

Sollevare i Gyōza aiutandosi con una spatola e rovesciarli sul piatto da portata!
Si esatto, vanno serviti a testa in giù in modo che il fondo bello dorato sia in bella vista, perchè prima che con la bocca, devono essere mangiati con gli occhi! (^_^)

Potete mangiare i vostri Gyōza al naturale, in Giappone però vengono serviti con un intingolo ottenuto in questo modo:
2 cucchiai di salsa di soia
2 cucchiai di aceto di riso
1 cucchiaino di zucchero

Personalmente aggiungo sempre anche  dello zenzero fresco grattuggiato e un cucchiaio di mirin, scaldo il tutto fin quasi a bollire e poi lo metto sui Gyōza caldi!

Mamma mia, mi è venuta una fame!!!

Itadakimasu!
よい食欲

mercoledì 10 novembre 2010

Mobile Phone cases e chiacchiere varie!

Mi sono resa conto di aver tremendamente trascurato questo povero blogghino neonato, perciò passo subito a mostrarvi le mie nuove creazioni!

Prima di tutto vi mostro il primissimo Mobile Phone Case, altrimenti detto Porta Cellulare, è stato messo in palio tra i fans di Creativaholic su Facebook

Si tratta di un Porta Cellulare con moschettoncino per agganciarlo alla borsa o alla cintura. Per il primo ho utilizzato cotone italiano, ovviamente ho rinforzato la stoffa con un fusible adesivo da stirare sulla stoffa.






Sucessivamente sono riuscita a trovare la tanto agognata attrezzatura per applicare dei bottoni automatici, e ho subito sperimentato. E' stato divertente poichè per aplicarli occorre prima forare la stoffa con un punzone da prendere a martellate! E' un ottimo modo per sfogarsi in modo creativo e proficuo!
Sei arrabbiato per qualcosa? Applichi qualche bottone automatico e ti sei sfogata facendo qualcosa di utile :D

Sono finalmente riuscita anche a trovare dei cotoni americani nelle meravigliose fantasie americane che mi piacciono tanto! Li ho trovati online e nonostante la lunga attesa e la dogana  ne è veramente valsa la pena, visto che nella mia città non esiste  nessuna stoffa che non sia o terribilmente esosa o assurdamente ed orribilmente classica.
Ecco le fantasie che ho scelto, non sono adorabili?


Appena è stato confortevole riprendere a cucire senza sudare sette camicie, ho inaugurato le nuove stoffine con altri Porta Cellulari:


Se avete notato il particolare ricamo del portacellulare sui toni cioccolato, avrete di certo intuito che le stoffine non sono l'unica novità :)
Ebbene si ho anche una nuova macchina da cucire!
Per questo ringrazio i miei genitori, che nonostante io sia adulta, amano ancora viziarmi come quando ero una bimba, e così hanno deciso di regalarmi una nuova macchina da cucire come regalo di Natale!
Si certo, avete ragione, non è ancora Natale, ma siccome informandomi online sono venuta a sapere di alcune offerte circa delle macchine elettroniche della Brother, se volevamo risparmiare dovevamo agire con tempestività!
E così è stato, ci siamo recati dal rivenditore ufficiale della Brother, che tra l'altro è di proprietà di una coppia di compagni di palestra e abbiamo visto dal vivo le maccine elettroniche.
In realtà io desideravo tanto la BC 2500 ma ahimè era terminata e non mi sentivo di ordinarla online, visto che il rivenditore non sarebbe riuscito ad ordinarla, così ho dovuto capitolare per la BC 2300  che in realtà ha in meno solo una decina di punti, purtroppo però sono tutti punti per il quilting.
Eh vabbè io sono comunque felicissima, la macchina è stupenda, è dotata praticamente di tutto, tra cui tantissimi piedini per tutte le esigenze.
Consinderando che la mia vecchia macchina da cucire era una macchina di marca sconosciuta, modello super-base vinta ad una lotteria di capodanno 15 anni fa dai miei genitori, sono super felice della mia nuova BC2300!

martedì 22 giugno 2010

Passione borsellino!

Nuovo esperimento per la vostra Creativaholic alle prese con un meraviglioso tutorial americano che ho acquistato online. Il risultato mi ha assolutamente entusiasmato! 


Il primo portafogli, dalle cuciture timide e imprecise, è già finito nella mia borsa, mentre il secondo è venuto perfetto proprio come avrebbe dovuto. Perchè mantenessero la forma sono stati rinforzati con tessuto termosaldante. 


Questo è il primo, quindi il mio nuovo portafogli, lo trovo adorabile, anche se non è preciso, adoro questa stoffa che raffigura diversi animali tra cui i miei adorati gatti.
Il secondo portafogli, che è già finito sul mio nuovo negozietto online su Facebook, è fatto con cotone americano di una bellissima fantasia di cui mi sono innamorata a prima vista.
Avendo fatto pratica con il primo borsellino il secondo è venuto precisissimo, devo ammettere che il risultato è molto curato ed ha stupito anche me stessa. Purtroppo in foto non rende tantissimo poichè i contrasti non sono chiarissimi, ma cliccando sull'immagine la potete ingrandire per vedere meglio.


Ammetto che questo articolo è stato quello che ha riscosso maggiore successo tra amici, parenti e conoscenti!



Non è un amore???

Bagaholic II

Nuova creazione in tessuto, una borsa di stile completamente diverso dalle precedenti, ma non per questo mi piace di meno, anzi. La trovo sbarazzina e fresca, ideale per l'estate e sopratutto per i giretti turistici in alre città, comoda da portare in spalla, e allegra.


 A dire il vero non ho seguito un cartamodello, anzi, è una borsa nata da una idea che avevo in mente ma non riuscivo a disegnare, e così ho tagliato la stoffa senza sapere se sarei riuscita o meno. Ma per fortuna è riuscita, anche se mi ha fatto penare un pò, più che altro perchè sicuramente non avendo mai fatto una borsa con la fascia superiore, io ho preso la strada più difficile.
Credo che la prossima volta riuscirò a rendere l'operazione più semplice.

lunedì 14 giugno 2010

Mettiamoci una patch! Aggiornamenti!

Visto che il lavoro di prova è andato bene, ho lavorato sul patchwork vero e proprio, sviluppando un disegno che fosse carino e vivace.
In questo periodo l'arancio mi piace moltissimo, poi a contrasto con verde o viola, mi piace ancora di più.
Ecco gli aggiornamenti sul piccolo lavoro che stò facendo:


In sostanza ho eseguito il centro con la tecnica vista precedentemente, ovvero cucendo prima delle lunghe strisce di quadrati uniti tra loro, e poi unendo ciascuna striscia all'altra, ottenendo così il quadrato interno.
Sucessivamente ho tagliato i bordi, questi devono essere lasciati molto più lunghi del lato del quadrato, a seconda della larghezza finale del bordo, ma è meglio abbondare che accorgersi che abbiamo lasciato troppo poca stoffa.
Sucessivamenete ho cucito tra loro i lbordo grosso e quello sottile, e li ho uniti al bordo del quadrato principale, lasciando scucito mezzo centimetro a ciascun angolo perchè quello è comunque il margine di cucitura.
Con l'aiuto di una squadra da patchwork ho poi piegato gli angoli a 45 gradi e ho fissato con degli spilli, ho stirato per bene e poi cucito.


Come fondo posteriore ho deciso di utilizzare la stessa stoffa viola del bordo sottile, l'ho tagliata approssimativamente della grandezza del quadrato totale, l'ho stesa per bene sul tavolo fissandola con del nastro di carta da imbianchino. Sucessivamente ho posizionato l'ovatta tagliata a misura e poi ho steso sopra il telo patchwork.
Quando tutti i tre strati sono stati ben stesi (senza grinze) al loro posto ho imbastito abbondantemente partendo dal centro ed aiutandomi con un cucchiaino per far  risalire l'ago verso l'alto ad ogni punto.



Una volta imbastito in tutti i sensi si può staccare il lavoro dal tavolo (non fatelo finchè non finite di imbastire!) e iniziare il lavoro di quilting, ovvero di trapuntatura. La trapuntatura altro non è che un lavoro certosino di cucito a piccoli punti che serve per fissare tra loro i tre strati della trapunta e si esegue con un filo ed un ago specifici detti "da trapunto".
Io lo trovo rilassante e a differenza di quanto si possa pensare, si va decisamente veloci appena ci si prende un pò la mano.
Il lavoro di trapuntatura si può eseguire anche a macchina, se la vostra macchina da cucire prevedere la possibilità di disabilitare il carrello di avanzamento della stoffa, in caso contrario (come la mia macchina) bisogna rassegnarsi a farlo a mano.
A dire il vero un lavoro trapuntato a mano e molto più pregiato di uno trapuntato  a macchina. Alla fine si ottengono due prodotti molto diversi, sia come aspetto che come pregevolezza.

Qui sotto il retro della mia mini-trapunta al termine dell'imbastitura.


E visto che ci ho preso gusto, ho messo in cantiere un nuovo trapuntino che sicuramente sarà un pò più grande del primo.


Ecco qui tutti i quadratini tagliati, questa volta i colori predominanti sono il blu, il turchese e il verde chiaro.


Ed ecco le strisce di quadrati cuciti tra loro.